Plastica in spiaggia: la Puglia batte tutti con 2 anni di anticipo
La Puglia con 2 anni di anticipo sulla Direttiva Europea, diventa la prima regione a vietare la plastica in spiaggia.
Niente più plastica in spiaggia a partire da questa estate
Come previsto dall’ordinanza della Regione Puglia del 7 marzo, la misura scatterà dall’estate 2019. Vietando l’uso della plastica monouso a favore della plastica ecologica compostabile. L’Assessore Regionale al Bilancio con delega al demanio marittimo Raffaele Piemontese ha dichiarato sui social: “È un risultato prezioso per l’equilibrio futuro del nostro ambiente marino. La Puglia anche questa volta è all’avanguardia, vietando l’uso della plastica monouso a favore della plastica ecologica compostabile. Siamo la prima regione in Italia a rinunciare alla plastica in spiaggia per salvare la bellezza del nostro mare”. Una scelta molto importante, un segnale molto forte che la Puglia lancia a tutto il resto del nostro territorio nazionale, per la salvaguardia del nostro litorale marino.
Il progetto è stato sposato e sottoscritto da tutti i gestori degli stabilimenti marini. Quindi a partire da quest’estate nei lidi pugliesi i contenitori monouso e stoviglie in plastica, verranno sostituiti con quelli in materiale compostabile. Solo per quanto riguarda il bando delle bottigliette in plastica, bisognerà aspettare ancora un pò, in quanto al momento è difficile trovare aziende che producono involucri compostabili.
Puglia regione sempre più green
La Puglia si mostra ancora una volta come regione che pensa molto all’ambiente e diventa sempre più green. Infatti la regione aveva già favorito la diffusione delle ecofeste, per le quali ha messo a disposizione una dote di 250mila euro. Il contributo sarà concesso solo per eventi, sagre e feste patronali plastic free dove dovranno essere utilizzate solo stoviglie lavabili, compostabili o biodegrabili.
Inoltre in alcuni comuni della regione è stato vietato anche il lancio palloncini in cielo. Un’abitudine frequente nelle feste, che servirà per evitare la dispersione di plastica nell’ambiente e per difendere gli animali dall’ingestione dei resti della plastica.