Il rifiuto è la ferita emotiva più profonda
Sono molte le ferite che contribuiscono alla formazione del carattere di un essere umano. Ma ci sono alcune ferite che comportano dei danni a lungo andare quasi incurabili o quantomeno molto difficile da curare e da individuare. Tra queste ferite ci sono quelle del rifiuto, il rifiuto inteso nel senso più stretto del termine.
Questo perché il rifiuto può verificarsi in tantissimi casi, ma non tutti feriscono un soggetto tanto quanto può ferire il rifiuto vero e proprio da parte di persone a noi care.
Il rifiuto, a lungo andare per un essere umano diventa deleterio
Un soggetto per soffrire del rifiuto, deve avere accumulato vari rifiuti durante il corso della sua vita e tutto inizia, siamo d’accordo su questo, da bambini. I primi rifiuti li otteniamo dai nostri genitori o dalla nostra sfera familiare.
Un bambino, spesso percepisce in maniera diversa alcuni atteggiamenti anche quando per noi sembra palese che non sia un vero e proprio rifiuto.
Magari il bambino lo può percepire come tale, per cui dobbiamo prestare attenzione al modo in cui ci rivolgiamo a lui, ovviamente, non esiste un manuale che identifichi il genitore perfetto, ma ci sono alcuni piccoli accorgimenti che possiamo tenere.
Il rifiuto, a lungo andare per un essere umano diventa deleterio, infatti inizia a far parte della nostra quotidianità, quasi come fosse parte di noi; il rifiuto, in questo caso si trasforma in una vera e propria caratteristica della nostra personalità e inizieremo a comportarci in maniera ambigua, rispetto alle situazioni che ci verranno proposte.
In alcuni casi, ci sentiremo rifiutati anche quando non lo siamo, ci sentiremo di non essere all’altezza del compito che ci viene incaricato, o comunque ci sentiremo sempre inadeguati rispetto a determinate situazioni. Per non parlare poi del rifiuto in amore quello potrebbe addirittura precluderci ogni tipo di relazione futura.
Un soggetto che ha sempre vissuto nell’ombra del rifiuto, si sottovaluterà da solo
Sicuramente un soggetto che ha sempre vissuto nell’ombra del rifiuto, si sottovaluterà da solo e inizierà a pensare che tutti quelli che lo circondano, lo sottovalutino, per cui si auto convincerà di non valere molto e non darà mai il 100% di se stesso.
Questi soggetti avranno continuamente bisogno di conferme, di certezze e di attenzioni, esattamente come facevano quando erano piccoli.
Uscire da questa condizione non è facile, esattamente come tante altre situazioni, ma non è impossibile. Infatti bisogna avere tanta forza, cercare in tutti modi di correggere i nostri comportamenti e iniziare a renderci conto delle nostre capacità, di ciò che siamo in grado di fare e ciò che possiamo fare nonostante non abbiamo determinate abilità, ma potremmo sicuramente sviluppare in futuro.
Tutti siamo dotati di intelligenza, tutti siamo capaci di fare qualsiasi cosa per cui è possibile realizzare qualsiasi desiderio, senza avere paura di essere inadeguati nessuno e inadeguato per qualcosa.