Coronavirus: truffa del tampone ai danni degli anziani
Il caso del coronavirus, ci rende un po’ la vita difficile, se da una parte abbiamo il governo che cerca di rassicurarci, dall’altro i casi di infetti e decessi, ci allarma.
Ci allarma così tanto che siamo diventati un po’ ipocondriaci, sono state quasi svaligiate intere farmacie è stata una vera e propria lotta al tempo, per acquistare mascherine e flaconi di amuchina.
Al nord, soprattutto nella zona rossa, le città sono completamente deserte, per non parlare dei supermercati, completamente vuoti a causa delle persone che cercavano di fare quanta più scorta possibile.
Infatti su internet giravano foto di scaffali di pasta, carne e cibi vari, completamente vuoti, insomma c’è stato un panico generale che però è sfociato in qualcosa di più.
Coronavirus, truffa del tampone ai danni di anziani: “Siamo qui per farle il tampone”
Nessuno si aspettava questo, ma da quando c’è stato l’allarme dei primi infetti al nord Italia, un po’ tutti ci siamo preoccupati, per non parlare di quando sono stati registrati i primi decessi.
Insomma sappiamo che questo è un virus particolare, ma a rischio ci sono principalmente gli anziani e chi soffre di gravi malattie.
Ma ad approfittarsi di questa situazione, sono arrivati i soliti avvoltoi, i famosi truffatori.
Da settimane ormai, sui vari profili del comuni, appaiono degli avvisi ai cittadini di non fidarsi di soggetti che si spacciano per assistenti sanitari.
Il loro modus operandi comprende: una telefonata alla vittima dove viene avvisata che da lì a poco, verranno degli assistenti sanitari ad effettuare un tampone.
Poco dopo, queste persone, travestite da medici e infermieri, si recano sul posto e scortano le vittime al di fuori della loro abitazione per effettuare il tampone.
Nel frattempo, i loro complici, entrano in casa e li svaligiano del tutto, cercando di accaparrarsi il più possibile.
Le vittime preferite, sono come sempre gli anziani, che sono i soggetti più facili da raggirare poiché, nel panico, si affidano a chiunque.
Ovviamente noi cerchiamo, insieme a tutti gli operatori dei comuni che si trovano a fronteggiare questa emergenza della “truffa del tampone”, di diffondere questa notizia e vi preghiamo, di fare lo stesso.