giovedì, Novembre 21, 2024
Salute e benessere

Ecco come mio padre con Alzheimer sta guarendo grazie alla Vitamina D

Con l’avanzare dell’età, non si presentano soltanto problematiche fisiche che ci rendono in qualche modo meno abili di prima, ma anche psicologiche. Tra le tante problematiche psicologiche che si possono acquisire, purtroppo, vi è anche il morbo di Alzheimer.

Innanzitutto, il morbo di Alzheimer è una sorta di demenza che provoca problematiche all’area della memoria, pensiero e influisce principalmente sul comportamento degli anziani.

Ecco come mio padre con Alzheimer sta guarendo grazie alla Vitamina D

E’ la malattia più comune negli ultimi 15 anni e chi si trova a contatto, non augurerebbe mai a nessuno di trovarsi nella stessa situazione.

Immaginate una madre, che viene accudita da una figlia, che ha avuto a contatto per tanti anni e non ha idea di chi possa essere quella donna che la sta accudendo. Le persone che ne soffrono non ricordano quasi più nulla, se non le cose più vecchie, è difficile convivere con chi soffre di questo morbo, sia emotivamente che fisicamente.

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Ma, vi sono migliaia e migliaia di ricerche che puntano proprio allo scoprire le due cose principali: come prevenirlo e come curarlo o migliorare la condizione del paziente che ne soffre.

Sicuramente la ricerca sta facendo passi avanti, ma intanto, vi sono numerosi test che hanno effettuato su pazienti, che sembrano funzionare per alcuni e non funzionare per altri. Ad esempio, ci sono moltissime persone, che hanno provato a combattere questa condizione con la vitamina D.

Vi chiederete, come è possibile?

Innanzitutto, la vitamina D è un ormone che ha circa 4500 recettori del nostro sistema immunitario e svolge anche una funzione antinfiammatoria.

Serve soprattutto a calcificare le ossa, infatti, molti sono gli anziani che dopo vari problemi alle ossa assumono la vitamina per migliorare le loro condizioni. Moltissime persone, in preda alla disperazione, hanno provato con l’assunzione per i propri cari malati di Alzheimer, di vitamina D e sono pronti a giurare che c’è un miglioramento.

Ovviamente, non è miracoloso, è possibile che con il tempo, il paziente affetto da Alzheimer, possa lentamente e gradualmente riuscire a ricordare molte cose o comunque cose che prima proprio non ricordava

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