“Il bambino con il pigiama a righe” La storia che ci insegna ad amare senza ideologie
Uno dei film più belli, ambientati durante il periodo dell’olocausto che ci sono in giro, è sicuramente quello del “il bambino con il pigiama a righe”.
Questo film ha commosso migliaia di persone, è ovviamente ispirato allo omonimo romanzo del 2006, è sicuramente un capolavoro sia cinematograficamente che a livello emotivo aldilà del contesto in cui è stato posto.
“Il bambino con il pigiama a righe”, il che ha commosso migliaia di persone
Il film parla di due bambini che vivono due realtà completamente diverse tra loro, il primo, Bruno, un bambino di circa otto anni che vive in una famiglia nazista, il padre è un generale nazista e dunque la sua vita si concentra sull’odio razziale verso gli ebrei e verso coloro che sono diversi.
Ha una madre ed una sorella che seguono le regole del regime nazista alla lettera, ed anche lui, in quanto è un bambino molto intelligente, si rende conto che l’aria che respira e sicuramente molto negativa.
Poco tempo dopo la sua famiglia si trasferisce in una casa vicino al campo di Auschwitz, Dove il padre lavora in quanto generale nazista, il bambino trasferitosi in Polonia dalla Germania, non ha più alcun amico e la curiosità lo spinge a scoprire ed esplorare i posti che circondano la sua casa.
Nei dintorni di casa sua, scopre il campo di concentramento, ed è proprio lì che conosce Shmuel un bambino seduto al di là di una rete di filo spinato.
I due bambini hanno l’occasione qualche volta, di trascorrere del tempo insieme e di scambiarsi delle opinioni, relative sempre a dei bambini di otto anni, i due diventano molto amici e iniziano a giocare divisi da questo filo spinato.
Shmuel a differenza di Bruno, vive una situazione totalmente diversa, in un tragico momento come l’ olocausto , si trova diviso dalla sua famiglia e trattato come una bestia in un posto lontano da casa sua.
Si vede costretto a dimenticare tutti i comfort della vita normale, per proseguire la sua vita in un posto squallido, come un campo di concentramento.
Questo film vuole farci capire una cosa, lancia veramente un messaggio molto importante: che nonostante le differenze culturali che ci sono tra questi due bambini, l’amicizia supera tutto, supera qualsiasi ideologia ma soprattutto non ha pregiudizi.