Il coraggio di dire ciò che si pensa in un mondo di maschere
Viviamo in un mondo dove essere se stessi è diventato un atto di coraggio, un mondo in cui si incontrano molte maschere e pochissimi volti, dove l’apparire ha messo in crisi l’essere.
Se non sei come ti vogliono sei tagliato fuori, etichettato come una persona strana, una persona fuori di se. Dire la verità è diventato molto difficile e per questo viviamo nel mondo della menzogna.
Si leggono molti post sui social che incitano ad essere se stessi, dove ti invogliano a dire sempre ciò che pensi, che parlano del fatto che è sempre meglio ferire dicendo una verità piuttosto che elogiare con una menzogna. Ma questo è sempre vero?
Il coraggio di dire ciò che si pensa
Le persone hanno veramente il desiderio di avere a che fare con persone vere, limpide, trasparenti?
Purtroppo cari amici nella maggior parte dei casi la risposta è no. Infatti le persone spesso ti chiedono di essere sinceri, di dire la verità. Purtroppo però si aspettano di ascoltare la loro verità, vogliono semplicemente sentirsi dire quello che più li aggrada.
In virtù di quanto citato precedentemente, anche chi è fondamentalmente, schietto, leale, sincero, prima di dire ciò che realmente pensa, riflette bene prima di pronunciarsi, e sono pochissimi quelli che si armano di coraggio e a costo di passare per quelli diversi, quelli sbagliati, quelli fuori dagli schemi, dicono effettivamente ciò che sentono dentro.
La verità purtroppo è una sedia sulla quale si siedono poche persone, è molto scomoda ed è per questo che coloro i quali sono disposti a sedersi sono pochissimi o meglio dire rari.
C’è un prezzo da pagare per essere veri e non indossare alcuna maschera?
C’è, eccome, ed è quello che spesso ci fa rimanere soli. Ed è proprio questa la paura che frena molte persone.
Si finge per convenienza e si finisce purtroppo ad esercitare il ruolo di burattino, manipolato a piacimento da chi, per un motivo piuttosto che per un altro ti chiede di dirgli cioè che per lui è più comodo. Ed è cosi che si ha paura di ferire o di non piacere.
Questo modo di fare però ha i suoi contro. Infatti ci schiavizza senza rendercene conto e pian piano diventiamo tormentati delle aspettative altrui.
La cosa più aberrante di tutte, è che fondamentalmente non essere se stessi porta ad essere infelici, insoddisfatti. Perché dire ciò che si pensa fa parte della natura umana, ed un esempio lampante ci viene dato dai bambini, gli unici a non avere filtri.
Non bisogna auto-privarsi della libertà di pensiero, solo così staremo in pace con noi stessi, Alejandro Jodorowsky, famoso scrittore, stagista e drammaturgo cileno recita: ” gli uccelli nati in gabbia pensano che volare sia una malattia”