Pensione casalinga (o casalingo) 2019: importi aggiornati, requisiti e come fare domanda
Al giorno d’oggi, in Italia, è importante assicurarsi un futuro stabile, economicamente soprattutto, la pensione ormai, è diventato quasi un privilegio, per chi, riesce ad arrivare all’età pensionabile.
Sfortunatamente, la pensione minima, fino al prossimo aggiornamento o comunque, fino all’aggiornamento della norma che prevede un aumento del pensionamento minimo, resterà di circa 300,00 € al mese.
Gli anziani che non hanno versato molti contributi o comunque, non hanno lavorato sempre in maniera stabile, ci riferiamo ovviamente al lavoro a nero, si trovano in queste circostanze.
Ancora più importante è la tutela del futuro delle casalinghe, che per dedicarsi alla cura della casa, della famiglia in generale ma soprattutto dei figli, non hanno la possibilità di percepire una pensione decente.
Pensione casalinga (o casalingo) 2019: importi aggiornati, requisiti e come fare domanda
Oggi però, arrivano delle novità proprio al riguardo delle casalinghe, che spesso lamentano proprio il fatto di essere ignorate dall’inps, nonostante essere casalinga è un vero e proprio lavoro. Questo non riguarda soltanto le donne Italiane, ma anche se sono davvero pochi i casi, vi sono molti uomini che non riescono a lavorare o che per propria volontà vogliono dedicarsi al benessere della propria famiglia.
L’inps ha istituito un fondo per le casalinghe, da qualche anno, e vi sono dei requisiti da rispettare per ottenere poi, la pensione per quanto riguarda esattamente questo privilegio.
I requisiti da rispettare sono: età compresa tra i 16 anni e i 65 anni, non aver svolto, in generale, un’attività lavorativa subordinata o comunque autonoma, ma soprattutto prevede di non essere mai stati iscritti ad una cassa previdenziale.
Sono tutta via, ammesse alcune attività part time ma che devono aver raggiunto un totale minimo retribuito, cosa più importante, non devono ricevere alcun tipo di altra pensione, né di invalidità né altro.
L’iscrizione è libera, ma è fondamentale sottolineare che i contributi devono essere versati per almeno cinque anni, anche se non continui, e i contribuiti sono liberi anche se si parte da un minimo di 25 euro.